Dal 2011, le coste caraibiche hanno dovuto affrontare una crisi ambientale in corso, poiché le alghe invasive sargassum hanno iniziato a riversarsi sulla riva in quantità allarmanti. Inizialmente perplesse dall’improvviso afflusso, le comunità locali si sono presto ritrovate alle prese con le antiestetiche alghe, che emanano un cattivo odore durante la decomposizione. La situazione è diventata disperata per le isole dipendenti dal turismo, spingendo il Primo Ministro delle Barbados Mia Mottley a dichiarare un’emergenza nazionale nel 2018.
In risposta a questo dilemma, un’iniziativa rivoluzionaria guidata da scienziati e ambientalisti caraibici mira a trasformare l’alga invasiva in una soluzione sostenibile per la produzione di biocarburanti.
Una soluzione sostenibile
I ricercatori della University of the West Indies (UWI) di Barbados hanno sviluppato un pionieristico gas naturale biocompresso dal sargassum, combinato con acque reflue di distillerie di rum locali e letame di pecore indigene dal ventre nero. Questa innovativa fonte di carburante offre un’alternativa promettente per i veicoli, con un processo di installazione che può convertire qualsiasi auto per circa **$ 2.500 (£ 1.940) ** in sole quattro ore.
La dott. ssa Legena Henry, fondatrice del progetto, ha osservato che, sebbene la canna da zucchero fosse stata inizialmente presa in considerazione per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, è stata ritenuta insufficiente per i loro obiettivi. Al contrario, ha evidenziato che il sargassum è abbondantemente disponibile e presenta un rischio minore di esaurimento.
“Il turismo ha sofferto molto a causa delle alghe; gli hotel hanno speso milioni per affrontarle”, ha spiegato il dott. Henry. “Ha causato una crisi”.
L’idea di utilizzare il sargasso come risorsa è nata dall’osservazione di uno studente sul volume di camion che trasportavano le alghe lontano dalle spiagge.
In attesa
Con il progredire della ricerca, sono emersi risultati promettenti dagli esperimenti iniziali che hanno coinvolto sargassum e acque reflue. Con il supporto di varie organizzazioni, tra cui una sovvenzione di $ 100.000 dalla Blue Chip Foundation, questo progetto ha attirato una notevole attenzione da parte degli investitori.
Il team mira a stabilire stazioni di biogas per aumentare la produzione e potenzialmente espandere la propria innovazione per includere prodotti come soluzioni di controllo dei parassiti derivate dal sargassum. L’iniziativa incarna un approccio proattivo verso la sostenibilità ambientale nei Caraibi.
“Questo è un esempio di innovazione UWI ed è esportabile in tutto il mondo”, ha affermato il dott. Henry. “Queste piccole isole hanno creato una tecnologia che può essere utile ad altri; questa è una grande vittoria per i Caraibi”.
Mentre vanno avanti con i piani per progetti pilota che coinvolgono più veicoli, questi innovatori non solo affrontano una minaccia ecologica immediata, ma aprono anche la strada a futuri progressi che potrebbero ispirare iniziative simili a livello globale. Il successo di questo progetto potrebbe segnare una nuova era in cui le sfide ambientali vengono affrontate con soluzioni innovative piuttosto che con semplici strategie di gestione.